Qual è la differenza tra queste due frasi?
Una sola lettera cambia l’intero significato. Com’è possibile? Magia o grammatica?
Nella prima frase si usa l’indicativo presente “capisci” perché indica la causa per la quale il parlante ha deciso di dire qualcosa all’interlocutore, colui che – appunto – capisce.
Per comodità, chiamiamo A chi pronuncia la frase e B colui che l’ascolta. A sa che B lo capisce e per questo motivo gli racconta qualcosa. Probabilmente A e B si conoscono da tanto tempo e sono amici e quindi A sa che è molto probabile che B capirà (e magari sarà anche d’accordo) con ciò che gli racconta A.
La comprensione di B nei confronti di A è la causa del racconto di A a B. La comprensione precede la decisione di raccontare; è proprio perché A sa che B lo capirà che A dice a B qualcosa.
Se B non capisse così bene A, A non racconterebbe a B quella determinata storia.
Nel secondo caso invece, si usa il congiuntivo presente “capisca” perché la comprensione da parte di B nei confronti di A è l’obiettivo di A, non la causa. A spera che B capisca. A racconta a B sperando di essere capito, usa il racconto per ottenere comprensione. La comprensione in questo caso segue il racconto, è lo scopo del racconto di A a B, non la causa.
A e B in questo caso forse non si conoscono o comunque A non è sicuro (come invece nel primo caso) che per questa particolare circostanza, B sia già d’accordo con A. Magari è un argomento o un atteggiamento nuovo che A e B non hanno mai trattato. A, raccontando a B cerca di spiegarsi, tenta di raccontare le ragioni per cui ha fatto quello che ha fatto e di ricevere la comprensione di B.
Nel primo caso invece A ha già motivi più validi per sapere in anticipo che B capirà.
Ancora una volta, vediamo l’indicativo usato per fatti più reali, concreti, sicuri e il congiuntivo invece per desideri, speranze, ipotesi.
Possiamo riscrivere le due frasi in questi modi:
Primo caso:
Secondo caso:
Sono differenze sottili, particolari e, tutto sommato, in entrambi i casi A vuole essere capito, come tutti noi del resto, vero?
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